Fed taglia tassi di 25 punti - Powell resiste a Trump

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Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell durante la conferenza stampa del 17 settembre 2025 in cui ha annunciato il taglio dei tassi di 25 punti base (Immagine simbolica) (Photo by Chip Somodevilla/Getty Images) Getty Images

La Federal Reserve americana ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base per la prima volta nel 2025, portando il costo del credito tra il 4% e il 4,25%. Jerome Powell ha scelto una strategia conservativa nonostante le pressioni politiche per riduzioni più aggressive. La Fed ha annunciato la possibilità di altri due interventi entro l'anno.

La decisione arriva mentre l'economia statunitense mostra segnali contrastanti. L'inflazione è risalita al 2,9% e la disoccupazione è cresciuta al 4,3%, complicando le scelte della banca centrale. Come riporta Wall Street Italia, Powell ha descritto la situazione attuale come «challenging» con rischi bilaterali tra occupazione e inflazione.

Pressioni politiche sull'indipendenza

Donald Trump ha intensificato gli attacchi contro la Fed, spingendo per tagli più decisi per sostenere la crescita economica del 3,3% del secondo trimestre. Il motto «America First» si scontra però con la tradizionale politica monetaria focalizzata sulla stabilità. Powell ha respinto le accuse di influenza politica nelle decisioni della Fed, secondo quanto riporta Wall Street Italia.

L'indipendenza delle banche centrali, principio consolidato negli anni Novanta, è sotto crescente pressione. Le attuali politiche commerciali protezionistiche stanno causando l'aumento dell'inflazione, rendendo difficili tagli più aggressivi ai tassi.

Rischi sistemici dalla finanza ombra

Secondo il Corriere, la finanza ombra si è espansa drammaticamente a quasi 500 trilioni di dollari rispetto ai 62 trilioni del 2007. Questo rappresenta una «bomba a orologeria» che rischia di deflagrare in qualsiasi momento. Le banche centrali hanno immesso grandi masse di liquidità dopo la crisi del 2008, ma questi interventi non si sono tradotti in maggiore credito alle imprese.

La crescita esplosiva della finanza ombra mette in discussione l'efficacia delle attuali strategie di politica monetaria. Gli esperti invocano una nuova governance che integri le banche centrali nei processi democratici attraverso meccanismi di rappresentanza parlamentare.

Confronto con la BCE

La Banca Centrale Europea adotta un approccio diverso nella gestione dei rischi inflazionistici. Come riporta Wall Street Italia, Cipollone della BCE considera i rischi per l'inflazione «molto bilanciati» con i tassi «ben posizionati». Questa prospettiva contrasta con le pressioni politiche che affronta la Fed americana.

L'applicazione della teoria del caos all'economia suggerisce che le banche centrali non possono operare come entità autonome in un sistema globale interconnesso. L'«effetto farfalla» del meteorologo Edward Lorenz dimostra l'impossibilità di prevedere l'andamento futuro dei mercati nonostante la conoscenza delle dinamiche che li governano.

Fonti utilizzate: "AGI", "Corriere", "Wall Street Italia"

Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

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