La Polonia sta vivendo un’accelerazione significativa nell’attuazione del proprio Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (KPO), finanziato con fondi europei. Solo nella giornata del 3 luglio, sono stati erogati oltre 362,5 milioni di złoty (circa 85,3 milioni di euro) per progetti strategici in tutto il Paese. A comunicarlo è stata la ministra dei fondi europei, Katarzyna Pełczyńska-Nałęcz, sottolineando come il ritmo di spesa stia diventando “vertiginoso”.
Dove stanno andando i fondi?
I fondi erogati in un solo giorno sono stati destinati a settori chiave per lo sviluppo del Paese:
- 66,1 mln zł (15,5 mln €) per l’acquisto di treni moderni
- 63,9 mln zł (15,0 mln €) per la costruzione di tangenziali in piccole città
- 56 mln zł (13,2 mln €) per la modernizzazione della rete ferroviaria
- 39,5 mln zł (9,3 mln €) per l’ammodernamento del settore agroalimentare
- 23,3 mln zł (5,5 mln €) per nuove strutture di assistenza a lungo termine negli ospedali distrettuali
Numeri che danno un’idea chiara: il PNRR europeo è entrato in piena operatività in Polonia, con benefici concreti e visibili.
Il quadro generale
Fino ad oggi, sono già stati contrattualizzati 123 miliardi di złoty (28,9 miliardi di euro), di cui ben 80 miliardi (18,8 miliardi di euro) solo nel 2025.
Il budget totale del KPO polacco è di circa 255 miliardi di złoty (60 miliardi di euro), divisi tra 25 miliardi in sovvenzioni (5,9 miliardi di euro) e oltre 34 miliardi in prestiti agevolati (8,0 miliardi di euro).
I settori interessati spaziano dall’edilizia pubblica all’energia, dai trasporti alla digitalizzazione della scuola, con risultati già tangibili:
- più di 166.000 appartamenti e 274.000 case unifamiliari già riqualificati dal punto di vista energetico
- 295 autobus ecologici già acquistati
- 7 nuove tangenziali completate
- oltre 341.000 voucher per insegnanti per laptop già distribuiti
- 57.000 famiglie già connesse a internet veloce, su un target di oltre 800.000
- più di 7.500 nuovi posti in asili e spazi per l’infanzia (su un obiettivo di 47.500)

E le imprese italiane?
Questo contesto rappresenta un’importante finestra di opportunità per le aziende italiane che operano – o intendono operare – in Polonia.
In particolare, i settori più promettenti sono:
- Energia e transizione verde: investimenti in reti intelligenti, efficienza energetica, parchi eolici (soprattutto nel Mar Baltico), tecnologie sostenibili.
- Edilizia e infrastrutture: lavori pubblici, costruzione e ammodernamento di strade, ospedali, scuole e impianti ferroviari.
- Agroalimentare: modernizzazione delle filiere e delle tecnologie produttive.
- Sanità e assistenza: sviluppo di nuove strutture e servizi a lungo termine.
- Trasporto sostenibile: mezzi ecologici, logistica intelligente, infrastrutture per la mobilità urbana.
- Digitalizzazione e formazione: ICT, cybersecurity, piattaforme e-learning, infrastrutture digitali.
Tutte le aziende italiane che offrono soluzioni innovative, sostenibili e tecnologicamente avanzate possono trovare spazi concreti di collaborazione, sia attraverso partnership locali sia partecipando a gare pubbliche.
E ora?
Il governo polacco prevede di ricevere un nuovo esborso da 26,3 miliardi di złoty (6,2 miliardi di euro) già ad agosto 2025, e ha negoziato con Bruxelles la possibilità di utilizzare i fondi anche oltre la scadenza ufficiale di agosto 2026.
È il momento ideale per strutturare una presenza, farsi conoscere e inserirsi in questo ecosistema di investimento europeo.
Fonte: Interia Biznes