Un'inchiesta su un traffico di sostanze dopanti ha portato al sequestro preventivo di beni per quasi 150.000 euro e a 65 perquisizioni in tutta Italia. L'operazione ha smantellato un gruppo organizzato che operava sotto il marchio Alkemya, importando materie prime dalla Cina e rivendendo prodotti dopanti assemblati in un laboratorio clandestino. L'indagine, condotta con la collaborazione della sezione intelligence dell'Agenzia delle Dogane e di Europol, ha fatto emergere un sistema strutturato di produzione e distribuzione illegale.
Al centro dell'inchiesta ci sono due fondatori e amministratori della società che gestivano l'acquisto delle materie prime, le spedizioni, l'assemblaggio e la successiva rivendita delle sostanze dopanti. Un consulente informatico si occupava della gestione del sito web aziendale. I genitori di uno degli organizzatori avevano messo a disposizione un garage ad Albissola Marina per il laboratorio clandestino e ricevevano nella propria abitazione le sostanze importate illegalmente dalla Cina.
Laboratorio clandestino e sequestri
Le autorità hanno scoperto il laboratorio nascosto nella garage di Albissola Marina e un ufficio a Varazze utilizzato per le attività illecite. Il gip ha disposto il sequestro preventivo di quasi 150.000 euro, che include il sito web, gli immobili e i beni mobili utilizzati per commettere i reati. Il 4 dicembre erano già stati sequestrati 20.000 euro in criptovalute.
Durante le operazioni sono stati confiscati 5 dispositivi farmaceutici, 3 chilogrammi di principi attivi farmacologicamente, 6.000 fiale, 5.000 flaconi preparati, 2.000 inalatori e 15.000 pillole. Quasi tutte le sostanze dopanti sequestrate portavano il marchio Alkemya.
Operazione nazionale
Le 65 perquisizioni personali e domiciliari hanno interessato principalmente i sospetti principali e 62 altre persone in tutto il territorio nazionale. Questi individui sono sospettati di ricettazione per aver effettuato acquisti ripetuti di sostanze dopanti dal sito web. La maggior parte delle perquisizioni si è conclusa con successo.
L'inchiesta si è avvalsa di osservazioni, pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali. Le investigazioni hanno ricostruito il volume d'affari della società e identificato i flussi di importazione extra-UE delle materie prime destinate alla produzione di sostanze dopanti.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

3 godzin temu
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